Niffelheim è un gioco di esplorazione 2D sviluppato da Ellada Games e attualmente disponibile ad accesso anticipato al prezzo di 20€. Dopo aver visto assieme lo sviluppo della prima ora di gioco, eccovi 5 motivi per cui, secondo me, dovreste concedergli una possibilità.
1. Storia e missioni
Uno dei problemi principali che affliggono produzioni Minecraft-like – con tutte le sfumature del caso – è la quasi totale assenza di missioni, che porta ovviamente a una storyline impalpabile o del tutto inesistente. Ellada Games è corsa ai ripari, proponendo un sistema automatico di quest che invita gli utenti alla raccolta di oggetti fin dai primi istanti di gioco. Non si tratta di vere e proprie missioni stile GDR, né di qualcosa di più approfondito di un semplice “vai e colleziona”, come in Stardew Valley; tuttavia, seguire le quest proposte dagli sviluppatori aiuta l’utente a sentirsi più motivato nel progredire nel gioco, concedendo un vero scopo all’esplorazione.
Oltre alle missioni, Ellada ha concepito anche un abbozzo di trama per il nostro vichingo: non siamo di fronte a chissà quale sceneggiatura, ma il tentativo di proporre un’idea originale c’è…e si sente.
2. L’ambientazione
Di avventure in 2D con elementi di crafting e progressione del personaggio ce ne sono tantissime, ma in termini di level design sono pochi i titoli capaci di distinguersi e andare oltre ambientazioni voxel generate proceduralmente, e dunque prive di identità. Da questo punto di vista, Niffelheim è ben altra storia. Calcheremo il terreno di un mondo di gioco tra il fantasy e il dark ambientato nel nord, con un mix di scheletri guerrieri, streghe, incantesimi e fauna selvaggia in salsa vichinga.
Il tutto, gestito attraverso un concept grafico valido, capace di mettere in mostra fondali ispirati e ricchi di dettagli – talvolta anche poco visibili.
Sebbene il gioco sia ancora in fase di sviluppo, il comparto grafico è già così curato da considerarsi quasi allo stadio finale. Forse varrebbe la pena apportare qualche modifica alle animazioni durante i combattimenti, un po’ troppo statici e lenti.
3. La sopravvivenza
Niffelheim è un gioco difficile, perlomeno nelle prime fasi dell’avventura. Per sopravvivere a lungo nelle foreste selvagge del nord, dovremo cibarci di piante e verdure sparse lungo il cammino, spesso insufficienti per portare la salute a livelli accettabili. I cibi più importanti sono rari – zucche grandi, pane e salsicce! – e i combattimenti contro i grandi animali richiedono skill e salute di una certa importanza. Ecco, quindi, la necessità di costruire una cucina nel laboratorio e provare a raccogliere tutti gli ingredienti per preparare i piatti più nutrienti, da utilizzare per sopravvivere agli attacchi delle bestie. E non dimentichiamoci le creature della notte, gli scheletri e i ragni velenosi, sempre presenti nelle vicinanze di scrigni rilevanti…
E se proprio non riusciremo a salvare la pelle, l’originale sistema di resurrezione ci darà chance praticamente infinite, a patto di possedere abbastanza monete d’oro…e di riuscire a salvare la partita difendendo il castello – unico vero game over, al momento.
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