Cambiano le console, si aggiorna il panorama videoludico, ma Grand Theft Auto V rimane lì, presente come non mai ed in grado di monopolizzare qualsiasi classifica dei videogame più venduti. Dopo aver sbancato su tutte le precedenti piattaforme, il quinto capitolo della fortunata serie Rockstar si presenta a quasi 10 anni dal debutto su Playstation 5 e Xbox Series X/S con la voglia (e probabilmente l’efficacia) di sempre nel rimettersi in gioco, pronto a divertire gli appassionati tanto nell’indimenticabile modalità storia, quanto nella controparte multiplayer, divenuta col tempo il motore principale del quinto capitolo.

Grand Theft Auto V Nextgen

Un nuovo “Bentornato a Los Santos”

Trattandosi di una versione rimasterizzata, GTA V Nextgen si presenta al pubblico con i medesimi contenuti dell’edizione originale, perlomeno sul fronte della campagna narrativa. Ciò che cambia è soprattutto la parte tecnica, che su PS5 e XSX/XSS si presenta in 3 configurazioni che scalano in termini di qualità e performance. I preset tecnici tra cui potremo scegliere rappresentano i classici scenari che privilegiano solo le performance, solo la qualità oppure un compromesso sensato, giocando soprattutto sulla risoluzione e sull’attivazione della sincronia verticale per regolare il framerate. Il preset che rende più godibile il gioco con dei compromessi non troppo evidenti tra qualità tecnica e fluidità è quello denominato “Performance RT”, che scala dinamicamente la risoluzione fino a 4K arrivando ai 60 FPS, non indispensabili per un gioco come GTA, ma comunque desiderati per aumentare il feeling con l’azione di gioco. In questo preset vi è il ray tracing. La modalità “Fedeltà” punta invece sulla qualità grafica, bloccando la risoluzione a 4K e tenendo attivi tutti i filtri riguardanti il ray tracing, gli effetti particellari, le ombre e l’illuminazione. È senz’altro la modalità grafica più da “effetto wow”, ma comparata a “Performance RT” le differenze estetiche non sono così importanti da giustificare il calo del 50% del framerate. Infine, c’è la terza variante, “Performance”, che rispetto alla prima sacrifica sia il ray tracing che il 4K, girando a 1440p.

Preset grafici a parte, Rockstar non ha introdotto alcun cambiamento all’offerta ludica di Grand Theft Auto V, proponendo la modalità offline al pari di quella della scorsa generazione e, prima ancora, della versione originale. Personalmente la ritengo una scelta condivisibile vista la qualità campagna in singolo nella sua interezza, anche se alla terza iterazione del gioco non butteremmo via, di certo, qualche nuovo contenuto (un paio di quest, un’espansione o altro). Grazie ai miglioramenti tecnici e alle maggiori performance delle console di ultima generazione, la campagna offline di GTA V ottiene di riflesso uno dei miglioramenti più attesi, ovvero i tempi di attesa ridotti in fase di caricamento (davvero molto lunghi nel titolo originale, e comunque pesanti nella generazione intermedia).

Le novità, comunque poche, riguardano il solo GTA Online, su cui Rockstar sta continuando ad investire da circa un decennio – e con risultati eccezionali. Il team di sviluppo ha indirizzato i propri sforzi soprattutto verso chi approccia al multiplayer per la prima volta, proponendo un tutorial corredato da missioni inedite per favorire i primi passi (criminali) in quel di Los Santos, e gonfiando il portafoglio dell’utente con ben 4 milioni di dollari GTA. Il tutto è visto in ottica di bilanciamento, e si tratta di uno sforzo apprezzabile, per evitare che i nuovi ingressi nel mondo GTA Online vengano spazzati via al primo giro di mitragliata su uno scooter dagli utenti più livellati.

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VALUTAZIONE
Commento finale
Mentre tutto il mondo videoludico si interroga su quando potremo mettere le mani su un nuovo capitolo della serie, Grand Theft Auto V continua a spazzare via la concorrenza e tenere banco con il suo comparto online, che per è stato in grado di evolversi in questi anni potremmo considerare un vero e proprio spin-off della saga. Se da una parte il titolo richiederebbe certamente degli interventi dal punto di vista del gameplay, al fine di svecchiarne alcune meccaniche divenute ormai obsolete, vale la pena dare la giusta considerazione ai tantissimi fan ancora legati al titolo, che di fatto continua a spingere Rockstar sulla promozione (e relativo miglioramento) di questo quinto capitolo. L’edizione per la seconda (!) nextgen che vive GTA V di fatto non sorprende, e rappresenta un invito molto ghiotto soprattutto per chi non ha ancora avuto modo di fare un giro per Los Santos nell’ultima decade.

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