Con quasi 150 recensioni certificate su Metacritic e una valutazione media del 9, Marvel’s Spider-Man 2 non lascia dubbi sullo straordinario lavoro svolto da Insomniac nel bissare il successo ottenuto col primo capitolo e lo spin-off, compito non facile visto le alte aspettative. Per ottenere lo stesso risultato, Insomniac ha deciso di mantenere quasi inalterata la formula della propria opera, lavorando sui dettagli e migliorando ulteriormente un comparto tecnico che sfrutta deciso l’hardware PS5 (uno dei pochi a farlo) riuscendo nell’impresa di confermarsi tra i migliori titoli dedicati al mondo dei supereroi.

Marvel’s Spider-Man 2 – Recensione

Nervosismo a New York

Nella storia di questa breve ma intensa saga non possiamo non citare l’enorme successo riscontrato dallo spin-off Miles Morales, al punto da aver indotto gli sceneggiatori a rivisitare il secondo capitolo ufficiale tenendo conto di entrambi gli Spider-Man. E così, per una ennesima New York da salvare dalle grinfie dei cattivi, stavolta celebreremo le gesta di ben 2 eroi, per una coppia (Parker e Morales, appunto) che spesso andrà in contraddizione soprattutto in termini di presa e coinvolgimento. Se da una parte lo storico protagonista Peter Parker riesce ancora una volta a tenere banco con una storia interessante e fin da subito intrigante (pur senza risultare eccezionalmente originale nel complesso) quanto ha da offrire Miles Morales stavolta è solo qualche piatto di contorno al succulento copione della storyline, che tenderà ad esaurirsi attorno alle 20 di gioco.

E un po’ come fossimo al cinema intenti a sgranocchiarci qualche popcorn mentre gli eroi fanno a pugni, Marvel’s Spider-Man 2 presenta un andamento della storia molto cinematografico, composto da un incipit tremendamente d’impatto, una fase centrale più piatta e funzionale al racconto, ed infine un epilogo convincente ma a tratti telefonato. Il coinvolgimento complessivo non è certo quello di altre esclusive Sony story-driven, però l’opera Insomniac il suo lo fa egregiamente. Col senno di poi, l’unico appunto che mi sento di sottolineare sta nel non essere riusciti a bilanciare in modo adeguato la già citata “presa” che i due protagonisti suscitano nel videogiocatore, con Morales sovente lasciato quasi in disparte nel ruolo di personaggio secondario. Una buona mano alla trama la dà anche Kraven, il villain di turno, che porterà con sé il filo conduttore di tutto il copione, ovvero il simbionte Venom.

Di grattacielo in grattacielo

Se in termini narrativi la presenza del doppio eroe tende a limitarsi al compitino, dal punto di vista del gameplay possiamo ritenere ben riuscito l’esperimento degli sviluppatori, anche se con del potenziale inesplorato. I due Spider-Man avranno dalla loro la possibilità di crescere su un ramo specifico (più un secondo condiviso) potendo così evolvere le modalità di approccio al titolo con uno o l’altro personaggio attraverso attributi fisici, gadget e tecnologia. Le novità previste in Marvel’s Spider-Man 2 riguardano principalmente le possibilità di esplorazione, il tutto cercando di garantire all’utente maggiore dinamicità nei movimenti, nelle scalate e nel raggiungimento dei punti di interesse. L’alternanza dei due protagonisti sarà dettata da ragioni di trama, con missioni dedicate a Park o Morales a seconda dei casi, ma da questo punto di vista vale la pena segnalare che il prodotto Insomniac non ha fatto grandi passi in avanti: anche in questo secondo capitolo ritroveremo una pletora di missioni secondarie e attività, da considerarsi soprattutto come riempitivi piuttosto che utili alla sceneggiatura, difetto che accomuna gran parte degli action open world moderni. Dovremo quindi muoverci per la mappa principalmente alla ricerca di collezionabili (con risvolti di trama, seppur superficiali) o per soddisfare prove, completare inseguimenti e liberare covi di nemici. Messe da parte le novità, la possibile ripetitività delle missioni sarà da condividere anche con la maggior parte dei combattimenti, in cui il caro free flow system verrà ancora supportato da un gran numero di eventi scriptati, il tutto a vantaggio di dinamismo e spettacolarità degli scontri. Se dal punto di vista scenografico questo stratagemma funziona alla grande, restituendo un impatto visivo notevole e degno di un film, in termini prettamente ludici il giocatore più navigato capirà fin da subito di contare molto poco in qualche frangente, momenti in cui non si riuscirà nemmeno a percepire un buon grado di soddisfazione dopo aver steso tutti i nemici, anche per via di una curva di difficoltà piuttosto abbordabile. Tanta soddisfazione, invece, la si avrà con tutte le meccaniche legate al simbionte, un intreccio narrativo che ha risvolti pesanti anche in fatto di gameplay con la possibilità di trasformarsi in Venom controllando Peter Parker. Questa particolare modalità, oltre ad essere legata anche al DualSense, risulterà in piccole ma interessanti variazioni di abilità e dialoghi, così intrigante che avrebbe meritato anche più spazio.

Dal punto di vista tecnico, Marvel’s Spider-Man 2 mantiene il suo grado di spettacolarità già apprezzato nelle 2 passate iterazioni, e lo fa in perfetto stile cinematografico da cui deriva. Per arrivare ai livelli delle pellicole è stata data molta enfasi alla fluidità dei movimenti nel coprire le grandi distanze, ai riflessi e agli effetti particellari in generale, oltre che ai già citati combattimenti che spesso e volentieri, anche grazie alla massiccia presenza di QTE, sottolineano con enfasi i momenti più incredibili di uno scontro. Anche se non è una novità per la serie, da sottolineare ancora una volta lo sforzo profuso nel realizzare animazioni di raccordo semplicemente perfette per rendere incredibilmente fluidi aspetti di gameplay che caratterizzano i due eroi, come salti, arrampicate e scazzottate. All’occhio più attento non sfuggirà una superficiale mancanza di dettagli riguardo gli elementi di contorno delle location e i modelli dei nemici, ma trattandosi di un titolo da godere essenzialmente in “modalità grandangolo” piuttosto che fine e puntuale, non lo ritengo un vero e proprio punto debole. D’altro canto bisogna pur dare importanza alla maggiore dimensione della mappa, circa il doppio rispetto a quella originale, e con 2 nuovi quartieri da esplorare, da Brooklyn al Queens, passando ovviamente per l’immancabile e spettacolare Manhattan.

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VALUTAZIONE
9
Commento finale
Da qualunque lato lo si guardi, Marvel’s Spider-Man 2 è un titolo intelligente. La proposta brilla sotto gli occhi della narrazione e dei fan che dopo aver apprezzato il capitolo di esordio e l’esperienza con Miles Morales adesso si ritrovano una storia che coinvolge entrambi gli eroi approfondendone pregi e difetti. Convince anche sotto il profilo del gameplay, perché conferma il convincente impianto della serie aggiungendo contenuti nuovi. Ed infine, vince sul lato tecnico col minimo sforzo, dato il già apprezzabile livello raggiunto nelle precedenti iterazioni. Rimane solo un po’ di rammarico nel poco azzardo: alcune novità sono così piacevoli che avrebbero potuto ritagliarsi più spazio.
PRO
Piccole novità di gameplay, ma concrete
L'impatto visivo è notevole
CONTRO
I contenuti secondari sono poco interessanti

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