L’accessoristica gaming va evolvendosi a vista d’occhio da ormai diversi anni. Le nuove tecnologie consentono ai produttori di proporre soluzioni altamente professionali e personalizzabili a prezzi accessibili, consentendo agli utenti di realizzare la propria postazione da gioco secondo specifici bisogni e canoni di preferenza. Nel vastissimo panorama di accessori per PC, sono pochi i brand capaci di ritagliarsi una fetta di mercato grazie alla solidità delle proprie proposte, fino a comporre un vasto range di utenti fedeli al marchio. Tra le società più attive e fidate a livello mondiale c’è la taiwanese Cooler Master, di cui abbiamo avuto modo di parlare diverse volte sulle pagine virtuali di NextGen Tech. In questo articolo andiamo ad analizzare l’accoppiata mouse-mousepad top di gamma della divisione gaming di Cooler Master: CM Storm Sentinel III e CM Storm Swift-RX, versione small.
Specifiche tecniche: CM Storm Sentinel III
Sensore | Avago 3988 Optical Sensor |
DPI | Fino a 6400 DPI |
Tasti programmabili | 8 (5 escludendo sx, dx, rotellina) |
Profili | 5 |
Dimensioni | 135 x 83,6 x 40 mm |
Peso | 177,5 gr |
Specifiche tecniche: CM Storm Swift-RX
Dimensioni e peso S | 250 x 210 x 3 – 105 gr |
Dimensioni e peso M | 320 x 270 x 3 – 168 gr |
Dimensioni e peso L | 450 x 350 x 3 – 307 gr |
Dimensioni e peso XL | 900 x 360 x 3 – 622 gr |
Materiali | Stoffa (superficie), Gomma (base) |
Presentazione e confezione
CM Storm Sentinel III
Nonostante siano passati diversi anni e modelli, Cooler Master non ha quasi mai modificato le confezioni dei propri prodotti, mantenendo una propria identità sugli scaffali dei negozi. Non a caso, la scatola in cui è custodito il CM Storm Sentinel III è molto simile a quella dei precedenti mouse del produttore, con un wallpaper sulla parte frontale e una scelta cromatica che richiama quella del dispositivo. I dettagli sono presentati con un accattivante color oro, mentre nell’angolo in alto a destra viene evidenziata la natura RGB della retroilluminazione.
L’accoppiata golden-black della confezione viene riproposta anche aprendo la tipica finestrella che mostra il mouse nell’involucro di plastica – altra tipica caratteristica delle confezioni Cooler Master.
Il CM Storm Sentinel III si presenta con un design particolarmente indicato per i videogiocatori, ovviamente, richiamando altri mouse della famiglia CM Storm. Rispetto al Reaper, il mouse che ho utilizzato nel confronto rapido durante l’unboxing, il Sentinel III è leggermente più schiacciato e meno ingombrante, con un corpo in plastica dura e un pattern particolare che dona al mouse un effetto tech molto accattivante.
Il mouse è pensato per destrorsi, con un poggia-pollice perfettamente progettato per tenere la mano a riposo durante l’utilizzo pur garantendo una presa solida e precisa sull’intera carcassa del dispositivo. Spostando leggermente il pollice troviamo la classica combo di pulsanti personalizzabili, impostati di default per il forward-back nel browser; in particolare, uno di questi è il tasto Storm TX – indicato con una sigla argentata – che consente di passare a una seconda modalità di tasti programmati, di cui vi parlerò più avanti.
piccolo schermo OLED in cui è indicato il profilo attivo e/o il livello DPI corrente. È anche possibile impostare sul display un logo personalizzato da 32×32 pixel. Il confine superiore dell’area retroilluminata porta ai pulsanti principali, divisi dalla rotellina e dai tasti DPI-profilo leggermente lucidi.
Concludendo l’analisi estetica e di design, il Sentinel III si presenta con una colorazione gunmetal-black particolarmente indicata per chi non ama circondarsi di LED e colori sgargianti; anche la retroilluminazione è piuttosto contenuta e per niente invasiva, mantenendo il mouse a un livello di sobrietà apprezzabile, pur presentando tratti e caratteristiche spiccatamente votate al gaming.
CM Storm Swift-RX
Anche il CM Storm Swift-RX è il più recente della famiglia di mousepad gaming targati Cooler Master. La versione arrivata in redazione è la small, con una forma quasi perfettamente rettangolare di 250 x 210 mm. Lo spessore è di 3 mm per tutte le misure. La superficie è in stoffa molto liscia e leggermente riflettente, mentre la base è gommata per favorire l’aderenza con la scrivania o qualsiasi piano di lavoro. Il perimetro del pad è contornato da un bordo più spesso, largo qualche centimetro.
Lo Swift-RX non è un mousepad esclusivamente per videogiocatori, in quanto caratterizzato da un design minimale che prevede l’intera superficie di colore nero, “sporcata” dal solo logo del prodotto, in alto a destra, di colore bianco. Nessun wallpaper, dunque, né tonalità sgargianti.
Nelle fasi iniziali di utilizzo, è necessario stendere bene il mousepad per consentire all’intera superficie di poggiare senza alcun rigonfiamento. La composizione dello Swift-RX è piuttosto morbida e, considerando la superficie levigata, mi sento di consigliarlo soprattutto ai cosiddetti high-senser piuttosto che ai low-senser – per approfondimenti, leggi questo articolo.
User Experience e qualità
Il sensore ottico a bordo del CM Storm Sentinel III è l’Avago 3988, che viene spinto in termini di DPI fino a 6400 su 4 livelli. È possibile impostare i DPI on-the-fly tramite i pulsantini sotto la rotellina, ma per una regolazione più accurata, profonda e personalizzata è necessario scaricare il software di gestione del Sentinel III dalla pagina prodotto – dove è possibile trovare anche il firmware più recente. L’Avago 3988 è in grado di raggiungere velocemente e con estrema precisione tutti gli angoli dello schermo con semplici movimenti del mouse, senza obbligare l’utente a spostare il dispositivo da una parte all’altra del mousepad. Personalmente ho impostato i DPI a 1600; si tratta di una regolazione manuale leggermente più alta del secondo livello – da 1200.
Rispetto a quanto detto precedentemente, con lo Swift-RX per high-senser basta
La memoria integrata è di 512KB, capacità sufficiente per memorizzare e richiamare al volo anche le macro più complesse, tutte gestite dall’apposito software. Il chip è un processore ARM a 32 bit, in grado di gestire tutte le impostazioni relative all’illuminazione e ai profili.
Per quanto riguarda la gestione più profonda tramite software, precedentemente ho menzionato il tasto Storm TX, posto sul lato sinistro della carcassa; questo speciale pulsante consente di accedere a un livello secondario di azioni legate ai tasti programmabili; si tratta di una funzionalità pensata per gli utenti più esigenti che desiderano sfruttare appieno il proprio mouse, soprattutto durante l’impiego classico, aumentandone la versatilità rispetto ai vari ambienti d’utilizzo.
Riguardo la retroilluminazione, infine, i settaggi predisposti da Cooler Master sono abbastanza classici: la presenza dei LED RGB permette all’utente di impostare un colore qualsiasi in modalità statica, oppure attivare una delle modalità più creative tra quelle predefinite, come il respiro e lo spettro.
Nel video unboxing vi ho parlato delle differenze estetiche ed ergonomiche tra Reaper e Sentinel III percepite al primo impatto. Effettivamente, parliamo di due mouse molto simili a livello perimetrale ma profondamente diversi dal punto di vista ergonomico. Il CM Storm Sentinel III è più leggero, ma meno robusto, magari indicato soprattutto per chi vuole avere tra le mani qualcosa di più delicato e che necessita del minimo sforzo per spingere il puntatore. Nonostante le differenze, entrambi i dispositivi garantiscono il massimo in termini di User Experience, il che mi lascia molto soddisfatto considerando la mia ottima esperienza con il Reaper.
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