Dopo l’ottima prova con l’HP Pavilion 16, notebook da gioco non appartenente alla famiglia Omen, non potevo certo esimermi dal provare l’ultimo modello del brand, Omen 15 per l’appunto. Come vedremo, a parità di versatilità, tra i due laptop sussistono differenze interessanti che potrebbero far pendere l’ago della bilancia verso l’uno o l’altro, a seconda delle esigenze dell’utente.
HP Omen 15 – Recensione
Specifiche tecniche
Processore | Intel Core i7-10870H |
Memoria | 16 GB RAM |
Disco rigido | 1x SSD NVMe 1 TB |
Scheda video | NVIDIA GeForce RTX 3070 |
Display | QuadHD da 15,6″ (39,6 cm) (2560 x 1440) |
Interfaccia | 3x USB 3.0 1x HDMI 2.0 1x Mini DisplayPort 1x Thunderbolt Type-c 1x RJ-45 1x jack Lettore schede SD |
Batteria | Ioni di litio a 6 celle polimeriche, 70,9 Wh |
Dimensioni | 35,79 x 23,97 x 2,29 cm |
Peso | 2,46 kg |
Confezione e materiali
Dalla serie 2020-21, gli HP Omen perdono la caratteristica cornice di display con attaccatura diagonale (ora sui Pavilion gaming) passando ad una cerniera ben più tradizionale, in cui campeggia il logo della famiglia. Immediatamente sotto trova spazio una prima griglia di ventilazione, non invasiva, ed al centro una keyboard molto classica, compatta, e con tasti ad isola ben distanziati. In termini di design, se da una parte trovo gradevole (o quantomeno passabile) lo scalino tra la tastiera e il touchpad, presente su diversi notebook di ultima generazione, non mi convincono molto i due inserti in plastica ai lati della board, usati come appoggio per lo schermo una volta chiuso.
L’ottimo rivestimento in alluminio dona al notebook un aspetto piacevolmente elegante nonostante sotto al cofano si nasconda un laptop da gioco, ma l’attenzione ai dettagli trova ulteriori riscontri in almeno altri due punti: il coperchio apribile/richiudibile con una sola mano (di fatto, il notebook non si solleva mentre si tenta di aprirlo o chiuderlo) e l’ottimo logo riflettente sulla parte esterna. Infine, l’area inferiore della superficie frontale mostra il classico logo Bang & Olufsen, a conferma della partnership per ciò che concerne il comparto audio, l’ampio touchpad privo di tasti fisici, e alcuni segni in rilievo sulla parte destra (“015”, per “Omen 15”).
Nonostante il pannello da 15 pollici, l’HP Omen 15 risulta leggermente più pesante di altri notebook a parità di diagonale di display. Ciò è dovuto anche alla presenza di un ottimo sistema di ventilazione e dissipazione, facilmente individuabile sul retro, sotto la generosa griglia. Da questa angolazione possiamo notare anche la realizzazione a scalini e spigoli dell’intera carcassa. Per via di questi fattori, anche le dimensioni sono più vicine a quelle di un 16,5” che di un 14”.
Performance e User Experience
Se l’HP Pavilion 16 mi aveva convinto per l’esperienza completa e versatile che è in grado di proporre, altrettanto si può dire per l’HP Omen 15, certamente dotato di una scheda tecnica ben più potente e di un design votato al gaming. L’anima da gioco la si nota dalla tastiera RGB (prima volta per un Omen, ma chi vuole può passare ad una colorazione omogenea a tinta unita) e dal software di gestione integrato nel Sistema Operativo, da cui poter regolare tutte le impostazioni relative ai giochi. Il sample usato per la review possiede componenti adatti al gaming QuadHD: i7-10870H, 16 GB RAM (ma c’è anche la versione da 32), SSD NVMe da 1 TB (con opzione di espansione) e soprattutto una potente GeForce RTX 3070 per supportare, come detto, il pannello di risoluzione 2560 x 1440.
Sciorinare dettagli ed opinioni ripetitive sulla qualità del display e dell’esperienza di gioco è quasi superficiale con un notebook del genere, perché come potete immaginare non c’è rischio di trovarsi davanti a sofferenze di alcun tipo. Per quanto riguarda lo schermo, i colori sono ottimi così come il contrasto e l’angolo di visione, ed il poter contare su una risoluzione così alta facilita la fruizione di contenuti multimediali. Discorso analogo per il gaming e l’elaborazione video, che traggono beneficio da una scheda tecnica potente sotto ogni punto di vista, ma pur migliorabile in futuro con upgrade mirati. Ottima anche l’archiviazione, con un SSD veloce e molto capiente, configurato di default a singola partizione (forse per un laptop gaming non si tratta della scelta migliore).
Pur non contando su una tastiera full layout, l’HP Omen 15 sfrutta un paio di scorciatoie smart, come ad esempio la modalità gaming, l’avvio della calcolatrice o quello del Omen. In generale la qualità della tastiera è ancora una volta molto alta, forte di un ottimo distanziamento dei testi ad isola, la corsa rapida e la silenziosità in fase di digitazione. La grandezza della board permette di usare la tastiera per molto tempo senza stancare troppo le braccia, che possono trovare riposo nella parte inferiore, ai lati del touchpad.
Dato che è sempre possibile migliorare, tra i punti deboli del notebook – oltre alla storica rumorosità a pieno carico – potrei citare il comparto audio non troppo potente (probabilmente frutto della scelta di posizionare sul retro le casse, inevitabilmente “tappate”) e l’autonomia, un po’ inferiore alle quasi 7 ore stimate.
Ulteriori informazioni
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La tastiera RGB ha un suo perchè
Buon sistema di ventilazione
Audio non altissimo