Con l’avvento delle risoluzioni superiori al Full HD il settore dei monitor gaming ha ripreso linfa, proponendosi come uno dei più fiorenti. Negli anni passati, infatti, a causa di vari componenti ritenuti più importanti, il monitor risultava spesso il “pezzo” della postazione su cui si poteva risparmiare, dando poca attenzione a caratteristiche oggi molto richieste come la tecnologia del pannello, la risoluzione nativa e la velocità di refresh.
HP Omen 27 – Recensione
Specifiche tecniche
Dimensione display | 27” |
Risoluzione | QHD (2560 x 1440 a 165 Hz) |
Tipo pannello | TN con retroilluminazione a LED |
Interfaccia | 1x HDMI 1x DisplayPort 1.2 3x USB 3.0 (una upstream, due downstream) 1x jack 3.5 mm |
Angolo di visualizzazione | 170° verticale, 160° orizzontale |
Luminosità | 350 cd/m² |
Contrasto | 1000:1 statico 10M:1 dinamico |
Pixel pitch | 0,233 mm |
Tempo di risposta | 1 ms |
Consumo elettrico in standby | 0,42 W |
Consumo elettrico in attivo | 46 W |
Dimensioni con supporto | 61,36 x 27,25 x 53,36 cm |
Peso con supporto | 6,48 kg |
Confezione e progettazione
La confezione con cui HP è solita spedire i prodotti è completa e sicura, ed anche in questo caso ritroviamo le medesima qualità. Omen 27 viene incluso in un package affidabile e curato, piuttosto generoso in termini di dimensioni per garantire il giusto imballaggio. All’interno della scatola troviamo il set completo di cavetteria riferito all’interfaccia, ovvero: 1 cavo HDMI, 1 cavo DisplayPort e 1 cavo USB, oltre al supporto verticale – che può essere montato senza viti – e alla piastra per il collegamento a muro. La parte dedicata all’alimentazione è composta da un alimentatore a sè stante di medie dimensioni.
Per un prodotto gaming come Omen 27, il design non è un fattore di secondo piano. Il pattern utilizzato per rivestire il monitor è quello tipico della famiglia Omen, con zigrinature a nido d’ape e colorazione in nero opaco. Il consueto logo Omen è riportato posteriormente, dove risiede anche l’interfaccia I/O essenzialmente divisa in due sezioni: quella di sinistra, con USB e jack, e quella di destra, dove troviamo HDMI e DisplayPort. Interessante la disposizione delle porte che consente all’utente di collegare i cavi verticalmente anzichè costringere a piegare la parte terminale in orizzontale, come avviene per la maggior parte dei display; le porte non hanno laschi e assicurano perfettamente i connettori, ma il lato negativo di questa interfaccia sta nella maggiore difficoltà in fase di collegamento di ciascun cavo. Sulla parte posteriore troviamo anche i 5 pulsanti fisici dedicati ad accensione/spegnimento e gestione del menu.
Caratteristiche hardware
In attesa che i pannelli IPS subiscano la necessaria evoluzione in termini di risposta e refresh, gli schermi TN (Twisted Nematic) risultano ancora preferibili dai più in ambito gaming. Il confronto tra le due tecnologie, che è poi ciò che caratterizza il display in fatto di vantaggi e svantaggi, riguarda aspetti come la frequenza di risposta e di aggiornamento, migliore su TN, e di qualità dei colori e angolo di visione, migliori su IPS. Ottime le tonalità medie, meno bene il comportamento con i colori più chiari e soprattutto più scuri, dove il nero assoluto viene rimpiazzato da un grigio profondo, poco evidente durante il normale uso. Inoltre, i colori subiscono distorsione di tonalità modificando l’angolo di visione anche verticalmente, spostando il monitor sullo stand. Questi difetti, tipici di tutti i pannelli TN, non si avvertono appunto quando i nostri occhi vengono catturati da una bella sessione gaming, attività in cui l’HP Omen 27 trova la sua naturale collocazione d’uso. Ho utilizzato il monitor spaziando tra diversi titoli cui i tempi di risposta ed aggiornamento avevano pesi differenti, come sparatutto, sportivi e GDR, ma il pannello ha mostrato sempre la stessa robustezza evitando fastiodisi tearing. Il supporto di NVIDIA G-SYNC è poi un must-have per un display dotato di risoluzione nativa 4K e con refresh rate di 165Hz, fiore all’occhiello del prodotto.
Design e User Experience
HP Omen 27 è “tutto opaco”, nel senso che sia il rivestimento della plastica che il pannello da 27” sono stati opacizzati, annullando ogni possibile disturbo dei riflessi sul dispositivo. In più, i designer HP hanno lavorato molto sulla dimensione delle cornici, lasciando più larga solamente la parte inferiore dove troviamo anche i loghi Omen e Nvidia G-Sync. Per rimarcare la componente gaming a livello estetico, l’Omen 27 possiede una convincente retroilluminazione impostata di default di colore rosso – tonalità “ufficiale” di Omen – attiva alla base dello stand quando il monitor è acceso e riceve un segnale video. Il LED può essere addirittura personalizzato con tonalità RGB a piacere. Abbiamo già discusso dell’efficacia dell’interfaccia a collegamento verticale, utile per non stressare i cavi anche se di difficile interazione, ma in termini ergonomici Omen 27 mette in pista anche uno stand verticale dalla duplice funzione di supporto cuffie e ovviamente monitor, con regolazione verticale ma non orizzontale.
Come tutti i monitor che dispongono di tasti fisici posti sul retro, anche l’interazione con i menu su HP Omen 27 non è delle migliori. L’interfaccia semplice e classica, a scorrimento verticale, aiuta di sicuro nei settaggi, ed è posta in corrispondenza della fila dei tasti per favore il matching con i pulsanti, indicati anche nella parte inferiore del menu.
Ulteriori informazioni
Per rimanere aggiornato sulle ultime novità, continua a seguire la rete Social di Nextgentech.it, tramite la pagina Facebook.