Il catalogo gaming di Logitech offre grandi margini di manovra e divertimento per tutte le tasche, proponendo ai videogiocatori una vasta scelta tra gli accessori più comuni per costruire postazioni entertainment di alto livello. Dopo gli annunci dedicati a G900 e Z337, rispettivamente mouse da gioco e sistema audio per la casa, stavolta è il turno di analizzare la tastiera più desiderata dagli enthusiastic, nonché quella più vicina alla perfezione assoluta. Orion Spectrum, altrimenti conosciuta con la sigla G910, è infatti la keyboard per videogiocatori più completa e curata attualmente disponibile sul mercato.
Logitech G910 Orion Spectrum – Recensione
Specifiche tecniche
Tipologia | Meccanica, full layout |
Tasti | Switch Romer-G |
Tasti speciali | 9 + Multimedia e controllo del volume |
Retroilluminazione | RGB |
Dimensioni | 21 x 50,5 x 3,4 cm |
Peso | 1,5 kg |
Confezione e materiali
Nonostante G213 Prodigy, l’ultima arrivata in casa Logitech, il top di gamma della famiglia keyboard è, come detto, G910, l’ideale successore di G810, con cui condivide parzialmente il design e qualche specifica tecnica – separati da circa 30€. La tastiera si presenta come una bella full layout lunga circa 50 cm e larga 21 cm; ha il tastierino numerico e, soprattutto, un comodissimo poggiapolsi integrato, separato dal resto della carcassa attraverso una sottile sezione in plastica lucida.
Ad eccezione dello slot ARX e della linea che separa il corpo principale dal poggiapolsi, la superficie della tastiera è rigorosamente di colore nero opaco, con qualche ricamino stampato sui tasti dedicati al gaming – WASD, frecce direzionali e tasti-G. La sensazione di robustezza trasmessa dalla Orion Spectrum si concretizza toccando con mano l’intero apparecchio: a dispetto del peso non poi così eccessivo, G910 propone una base solidissima con una struttura laterale e leggermente sporgente, progettata per sostenere tutto il corpo centrale durante l’utilizzo della superficie primaria.
Su 21 centimetri di larghezza non potevano mancare le file dei tasti speciali. In alto a sinistra, proprio sotto al logo Logitech G, troviamo 4 pulsanti dedicati al sistema di macro, mentre in basso trovano spazio 5 dei 9 tasti G dedicati all’attivazione dei profili e delle scorciatoie.
Anche la gestione multimediale non viene presentata attraverso una banale disposizione di tasti anonimi; al contrario, la soluzione Logitech propone un pulsante per disattivare il suono, i controlli delle tracce e l’immancabile rotellina per regolare il volume, collocata sopra al tastierino numerico.
Se la qualità sta nei dettagli, allora G910 ha qualità da vendere, a cominciare dalla caratterizzazione dei tasti extra che hanno un proprio design, per uno stile complessivo unico ed estremamente curato. I tasti macro presentano dimensioni, switch, corsa e forza di attuazione diversi rispetto al resto della tastiera, così come si differenziano a loro modo i pulsanti dedicati alle azioni speciali. Persino il tasto play della gestione multimediale presenta una forma diversa per aiutare l’utente ad individuare la funzione attraverso il tatto, a dimostrazione della costante attenzione che Logitech pone nelle tematiche relative all’User Experience.
Sul retro della carcassa troviamo 5 inserzioni in gomma e grandi piedini per alzare leggermente la tastiera. Anche questa parte della keyboard è molto curata, presentando diversi dettagli cromatici e di layout. Le chicche estetiche, comunque, sono tante e spaziano dai loghi retroilluminati – anche nella piccola area trasparente sul poggiapolsi – alle varie spie, passando, ovviamente, per la dock ARX, in grado di dare un tocco ancor più aggressivo al corpo della G910.
Analizzando a 360 gradi l’Orion Spectrum ci accorgiamo dell’oculatezza e della precisione riposta nella realizzazione di questa tastiera che, da un lato, propone un design spiccatamente gaming e ricco di elementi user-friendly, dall’altro, limita gli inutili sprechi, presentando un normalissimo cavo in gomma con connettore USB 2.0 da quasi 2 metri e rinunciando ad un’interfaccia di input.
User Experience
Nonostante abbia avuto modo di provare diverse tastiere meccaniche, sono uno dei pochi (forse) videogiocatori rimasti ad utilizzare come keyboard una “vecchia” tastiera a membrana full layout. Il perché risiede in 3 dei motivi principali che determinano la qualità di una tastiera: la rumorosità, il layout e le funzioni extra. In questi anni non ho mai trovato una soluzione che mi convincesse appieno, vuoi perché ritengo gli switch un po’ troppo rumorosi, vuoi perché il layout aveva sempre qualche difetto progettuale – da un punto di vista soggettivo, sia chiaro.
Con Logitech G910 Orion Spectrum risolverei praticamente ogni problema. Durante il mio test non ho fatto altro che prendere atto della grande qualità di questa tastiera, che a poco a poco ha distrutto tutte le mie perplessità circa le soluzioni meccaniche. In termini progettuali c’è una combo per me indispensabile: layout completo e poggiapolsi – quest’ultimo messo inspiegabilmente da parte da diversi produttori. Poter poggiare le mani sulla tastiera per scrivere nel massimo del comfort è fondamentale per chi utilizza la keyboard in maniera versatile, ma lo è altrettanto per chi rimane impegnato per lunghe sessioni di gioco. Il full layout è ugualmente importante per chi è solito utilizzare lavorare coi numeri, come anche per chi gioca abitualmente a RPG e MMO sfruttando il numpad per le scorciatoie.
Pur utilizzando poco le funzioni extra dedicate al gaming, non disdegno la parte relativa alla retroilluminazione. In tal senso, G910 permette di sbizzarrirsi attraverso combinazioni cromatiche di grande impatto, anche grazie alle soluzioni estetiche e realizzative che è possibile apprezzare a circuito spento. Per quanto riguarda la natura meccanica, gli switch utilizzati da Logitech sono i Romer-G, che hanno una forza e distanza di attuazione rispettivamente di 45 grammi e 1,5 mm. La corsa totale è di 3 mm e la rumorosità è praticamente nulla; in tal senso, perde il classico “click” delle meccaniche in favore di un maggior grado di silenziosità. La durabilità stimata è di 70 milioni di pressioni.
Software e funzioni extra
Una tastiera così inquadrata sul gaming ha, ovviamente, un sistema di personalizzazione completo ed appagante, che trova in Logitech Gaming Software il suo centro di controllo, ormai utilizzato come hub compatibile con tutte le periferiche del produttore. La schermata principale presenta scorciatoie per esplorare le 4 categorie di gestione della tastiera, ovvero le macro, la modalità Gioco, la retroilluminazione e il pannello di analisi.
Per quanto riguarda le macro, le azioni personalizzate possono essere registrate su ciascuno dei 9 tasti G, per 3 profili rapidi (M1-3). È anche possibile associare le scorciatoie in base a un gioco in particolare, permettendo all’utente la mappatura completa e personalizzata dei tasti in base all’eseguibile lanciato. L’ARX è la companion app di Logitech, ed ha una propria schermata sul pannello di controllo, ma se il gioco per cui abbiamo impostato le scorciatoie è supportato dal sistema si può procedere con il collegamento delle macro all’ARX per mezzo dell’applicazione ufficiale.
Il sistema di illuminazione a bordo di Logitech G910, rigorosamente RGB, permette di scegliere tra 6 diversi effetti impostando la velocità e il range cromatico, se previsto dalla modalità. Abbandonando il ventaglio di effetti preimpostati è possibile illuminare i tasti prettamente utilizzati per il gaming o un’altra delle aree proposte. La modalità Gioco, gestita da un apposito pulsante, rappresenta l’evoluzione del sistema che inibisce il tasto Windows, presente in alcune keyboard: questa modalità disattiva la funzione di tutti i tasti che vogliamo, dal WN al Menu, passando per Control, Invio, Spazio o qualsiasi altro tasto disponibile sulla tastiera.
Per concludere, la finestra di Analisi svolge una funzione prettamente statistica, mostrando la mappa termica dei tasti in base al loro utilizzo.
G910 Orion Spectrum – Videorecensione
Ulteriori informazioni
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Caratteristiche gaming complete
Retroilluminazione appagante e personalizzabile
Costruzione di elevatissima fattura