Il catalogo Turtle Beach è ricco di proposte interessanti per chi è alla ricerca di headset gaming di qualità, multipiattaforma o dedicati a una singola postazione di gioco. In un mercato così concorrenziale e denso di prodotti molto simili tra loro, Recon 50P non ha deluso le aspettative ma non è stato capace di andare oltre quanto atteso, presentandosi sugli scaffali senza alcuna novità degna di nota per il panorama di accessori PS4.
Spulciamo il catalogo del produttore newyorkese e prendiamo un’altra proposta, decisamente più complessa ed intrigante: ecco Ear Force PX24, un headset multipiattaforma capace di evolvere il proprio sound attraverso un ottimo superamp sempre a portata di mano.
Specifiche tecniche
Frequenza di risposta | 20Hz – 20000Hz |
Dimensione driver | 50 mm |
Impedenza | 32 Ohm |
Compatibilità | PS4, Xbox One, PC, MAC, Mobile |
Peso (confezione) | 1,1 kg |
Turtle Beach Ear Force PX24
Confezione e materiali
Il prodotto arrivato in redazione proviene dalla distribuzione francese, ed è per questo che l’headset Turtle Beach si presenta con locandina e slogan nella suddetta lingua. Nonostante questo inghippo, possiamo apprezzare fin dalle foto l’ottima presentazione della scatola, con effetti di luce tra i padiglioni che vanno a collegarsi al superamp, un modulo a sé stante che permette all’utente di accedere a modalità alternative.
Oltre al wallpaper del prodotto, sulla parte frontale troviamo tutte le informazioni principali proposte dal PX24, tra cui la natura multipiattaforma e una panoramica dei servizi offerti dal superamp. La parte posteriore della scatola presenta le restanti caratteristiche dell’headset, tutte inserite in mattoncini che danno vita a un layout ispirato ed accattivante.
Aperta la bella scatola ci troviamo di fronte un banale involucro bianco di plastica, con l’headset ben fissato all’interno e un’ulteriore confezione in cui sono riposti gli accessori, ovvero il superamp e il cavo di ricarica. Il design dell’Ear Force PX24 è decisamente più ispirato di quello proposto da Recon 50P, anche se ci sono un paio di differenze in termini di materiali che potrebbero far storcere il naso agli amanti del full-comfort: mi riferisco ai padiglioni e all’archetto, rivestiti in tessuto anziché in similpelle. Personalmente ho sempre preferito la pelle, che trovo più confortevole soprattutto nelle sessioni in utilizzo continuo, ma vale la pena considerare che spesso e volentieri un morbido rivestimento in tessuto vale molto di più di una copertura in similpelle dura. Turtle Beach non ha voluto rinunciare del tutto alla similpelle, utilizzandola come materiale per la parte superiore dell’archetto, con tanto di cucitura bianca e marchio aziendale piuttosto attraente, in grado di restituire un bell’effetto premium al prodotto.
In tal senso, ottima la scelta di optare per dei padiglioni con una parziale area lucida e due sezioni forate, il tutto ben bilanciato a livello di tonalità.
Il microfono non removibile – e neppure completamente retrattile – stona un po’ con le proposte della concorrenza. Infine, arriviamo al superamp: si tratta di un modulo controller a sé stante ed opzionale – per l’uso PC/MAC/Mobile – che consente di accedere a modalità aggiuntive e cambiare l’input della console. Si presenta come un piccolo telecomando nero, con un tasto circolare sulla parte centrale, due pulsanti rapidi poco più in basso, ed altri comandi sui lati – ovvero volume e piattaforma corrente.
User Experience
Dopo l’analisi del design, passiamo alla finestra dell’esperienza d’uso. Le Turtle Beach Ear Force PX24 hanno come punto di forza il già citato superamp: non si tratta di una vera e propria scheda audio agganciata al cavo – come nel caso delle SteelSeries top di gamma – bensì di un dispositivo in grado di fornire all’utente una discreta personalizzazione del suono.
Questa profondità del sound system passa attraverso la regolazione manuale di 4 opzioni, ovvero le feature disposte attorno al tasto funzione circolare: due di queste sono comuni – volume audio e microfono – mentre le altre due consentono di regolare l’intensità del surround virtuale e dei bassi. I due pulsanti più grandi permettono di attivare/disattivare il microfono e il Superhuman Hearing, tecnologia software di casa che permette di enfatizzare un po’ tutti i suoni più cupi; sostanzialmente si tratta di una combinazione in termini di volume e intensità delle frequenze basse e medie. L’amalgama di effetti prodotta dal superamp porta a godere di un suono ricco e coinvolgente che, però, finisce col presentarsi piuttosto distante dall’audio sorgente, con un forte rischio distorsione in base alla stessa.
La possibilità di regolare manualmente queste feature, nonché attivarle a discrezione dell’utente è, tuttavia, piuttosto apparente: disabilitando tutte le opzioni audio otterremo un suono da headset economico, costringendoci ad utilizzare il superamp – che di fatto è opzionale e aumenta un po’ la quantità di cavo a penzoloni. Inoltre, il controller gode di batteria e dunque va ricaricato dopo circa 30 ore di utilizzo.
Trattandosi di un headset over-ear l’isolamento acustico è efficace, permettendo all’utente di rimanere concentrato per tutta la sessione di gioco. Buono il microfono – omnidirezionale – in grado di restituire al destinatario una voce limpida e pulita. Pertanto, Ear Force PX24 può rivelarsi un degno alleato anche fuori dal contesto videoludico, per conferenze o in ambito mobile. La riproduzione musicale è la parte più debole del comparto audio dell’headset: per ottenere benefici tangibili, è necessario ricalibrare bassi e surround.
Ulteriori informazioni
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Il superamp è davvero super