Dopo aver ottenuto ottimi riscontri con modelli più classici come il VivoWatch 5 ed il VivoWatch SP, ASUS ha spostato le proprie attenzioni sul potenziamento del segmento legato agli smart-band, proponendo il VivoWatch 5 AERO, il primo braccialetto smart al mondo in grado di ottenere il PPT in tempo reale utilizzando i sensori integrati.
ASUS VivoWatch 5 AERO – Recensione
Caratteristiche fisiche e materiali
Abbandonato il design classico ed elegante del VivoWatch SP, il design dell’AERO rispecchia in piena regola i canoni estetici degli smart-band, proponendo un modello sportivo con un cinturino grigio chiaro da 16 mm e chiusura smart (non lascia un residuo penzolante). Il display è un PMOLED 0,96” di forma rettangolare, ma nella parte inferiore della superficie frontale è stato sacrificato un po’ di schermo per far posto ad un rilevatore circolare che va a sostituire la coppia di sensori agli angoli della cassa visti nel VivoWatch SP, rendendo più immediate le misurazioni con l’ausilio di un solo dito. Nonostante il sensore principale e le varie tecnologie integrate, il peso si mantiene molto contenuto: appena 26 grammi contando anche il cinturino.
Anche se in termini costruttivi il VivoWatch 5 AERO non restituisce la sensazione di indossare un wearable molto prezioso (non c’è, di fatto, utilizzo di materiali particolari o evidenze di design interessanti come le cromature), è altrettanto palese l’attenzione riposta nell’affidabilità e nella robustezza di questo dispositivo, a partire dalla realizzazione del cinturino fino al feedback ottenuto una volta indossato. La stessa attenzione la si ritrova anche analizzando altri componenti all’interno della confezione, come la base di ricarica (più comoda e meno ingombrante della basetta del VivoWatch SP) e il pettinino per la pulizia.
User Experience
Il software a bordo del VivoWatch 5 AERO sfrutta le gesture tipiche degli indossabili, richiedendo all’utente di avanzare per swipe (vista anche l’assenza di tasti fisici) ma è da notare anche l’interessante divisione delle funzioni tra i menu. Infatti, a partire dalla home, con uno swipe verso destra possiamo sfogliare l’esercizio da avviare, per un totale di 11 allenamenti supportati. Dalla home verso sinistra, invece, abbiamo il corridoio focalizzato sulla salute, che riporta la possibilità di fare 3 misurazioni sfruttando il sensore frontale dove sono inclusi l’ECG (per la frequenza cardiaca) e il PPG (per l’indice PPT e l’ossigeno nel sangue, SpO2). Attenzione anche a non dimenticarsi dei sensori sul retro, adibiti alla misurazione automatica del PPT ogni ora.
Non mancano ovviamente le funzioni più comuni dei wearable. Ad esempio, con uno swipe verso il basso si accede all’area notifiche, che possono essere lette sia in sintesi che entrando in ciascun messaggio ricevuto (ed è un netto miglioramento rispetto al VivoWatch SP che riporta solo il contatore). Con uno swipe verso l’alto, invece, entriamo nella gestione di altri elementi tipici di una smart-band, come il monitoraggio di passi, calorie e qualità del sonno, il setting di sveglia, cronometro e timer ed altre funzioni aggiuntive come la watchface, l’interazione con la fotocamera dello smartphone e la configurazione di risparmio energetico, luminosità e modalità d’uso del GPS. Infine, partendo dalla home con due swipe verso destra o sinistra si accede alla gestione della musica (aspetto forse un po’ nascosto e scomodo da raggiungere rispetto alle altre feature).
Anche se in generale l’organizzazione dei menu e delle funzioni è stata ben studiata, sfruttando adeguatamente anche i colori per migliorare la leggibilità dello schermo, la nota dolente dell’interazione con VivoWatch 5 AERO sta nella percezione del bordo, che richiede un po’ di confidenza prima di capire il punto di innesco dello swipe. Rispetto al già citato VivoWatch SP è anche presente il risveglio del display tramite rotazione del polso, anche se per ottenere l’effetto desiderato è necessario muovere il polso un po’ bruscamente. Continuando l’analisi a tutto tondo di questo smart-band, troviamo ancora la companion app ASUS HealthConnect ad accompagnare le statistiche sul telefono, oltre al set di obiettivi e stile di coaching motivazionale. Immancabile la resistenza alla pioggia, alla polvere e all’acqua fino a 50 metri, mentre l’autonomia si attesta attorno ai 7 giorni, inferiore rispetto ad altre soluzioni anche per via del costante utilizzo dei sensori.
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Ottimo lavoro sul fronte sensoristica