Un notebook per lavorare, che sia leggero ed elegante, uno potente per giocare e uno con un ottimo display per lo streaming. Perché 3 computer quando puoi avere tutto con lo ZBook? Torniamo ad occuparci di workstation HP con la recensione di ZBook Studio 16 G9, un notebook che ha tutte le carte in regola per premiare la versatilità.
HP ZBook Studio 16 G9 – Recensione
Specifiche tecniche
Processore | I9-12900H |
Memoria | 32 GB |
Disco rigido | 1 TB |
Scheda video | NVIDIA RTX A2000 8 GB |
Display | 16”, 4K |
Interfaccia | 3x USB type-C 1x USB 3.0 1x microSD 1x jack 3,5 mm |
Batteria | 86 Wh |
Dimensioni | 35,6 x 24,2 x 1,9 cm |
Peso | 1,73 kg |
Confezione, materiali e design
La linea ZBook Studio si presenta agli utenti con un design che strizza l’occhio all’utilizzo business, realizzato in colori e contrasti molto chiari, rendendo evidenti alcuni dettagli e bordi cromati (come anche il logo Z sul coperchio). Pur trattandosi di un notebook ad alte prestazioni, vista la natura business del prodotto HP ha prestato molta attenzione a contenere il peso, che arriva a superare di pochi grammi il chilo e mezzo nonostante il display da ben 16 pollici. Ciò è stato possibile anche riducendo al minimo il numero di porte, sostituendo ad esempio l’HDMI con una type-c di nuova generazione con Displayport.
Una volta sollevato il coperchio non ci sono grosse novità per chi ha familiarità con il marchio. Anche in questo modello è presente la tastiera compatta, priva quindi di numpad e con tasti ad isola ben distanziati, e un touchpad di dimensioni piuttosto generose.
Performance e User Experience
Nativamente previsto con Windows 10 Pro a bordo, ma assolutamente adatto a tenere su anche Windows 11, HP ZBook Studio 16 mostra il miglior lato di sé una volta messo su un qualsiasi contenuto video. La qualità dello schermo 4K in dotazione è notevole, con una resa cromatica impeccabile, colori vivaci e precisi, e un angolo di visione comodissimo. Ottimo anche il comparto sonoro, con gli altoparlanti disposti in posizioni strategiche che non vengono coperte durante l’utilizzo. In un contesto multimediale che funziona, da evidenziare la già citata assenza di una porta HDMI, che ad oggi rappresenta l’uscita video più utilizzata in assoluto (anche se la type-c con Displayport è una chicca assolutamente non di poco conto).
Come la maggior parte delle workstation HP, anche ZBook Studio 16 può essere speso in ambiti diversi dalle esecuzioni puramente d’ufficio o multimediale. In base alla configurazione scelta, infatti, avremo a disposizione più o meno potenza grafica da impiegare in sessioni gaming adeguatamente importanti. Ad esempio, il modello utilizzato per il test dispone di una scheda grafica NVIDIA RTX A2000 con 8 GB dedicati, non poco per un notebook business, ma di potenza inferiore ad altre soluzioni disponibili tra le workstation HP. Con una scheda grafica del genere sono riuscito ad ottenere buone prestazioni con i videogame tripla A rilasciati negli ultimi tempi, ma quelli notoriamente più esigenti mi hanno costretto ad abbassare la qualità grafica generale (per citarne alcuni: RdR 2, eFootball, GoW). Con il titolo KONAMI segnalo anche più di una difficoltà nel riuscire a giocare con un framerate sufficiente, complice la forzatura a risoluzione 4K che viene applicata al lancio e senza possibilità di modifica in-game (se non con riduzione della scala).
Grazie al poco peso complessivo e alle dimensioni sostanzialmente non ingombranti per un 16 pollici, sono riuscito a portare con me lo ZBook Studio anche in qualche viaggetto, riponendolo comodamente in uno zaino senza troppe complicazioni, complice anche l’alimentatore non particolarmente grande. Non chiedetegli però di intrattenervi a lungo con la sola batteria integrata: l’autonomia, in linea con la media del settore, dura circa 2 ore in risparmio energetico usando il notebook in modalità streaming video.
Ulteriori informazioni
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Poco pesante e ingombrante nonostante sia un notebook da 16 pollici
Necessaria configurazione alta per il gaming