Quando parliamo di cuffie professionali per uso ufficio, tra i brand al vertice è impossibile non menzionare Jabra, produttore danese tra i più interessanti in rapporto qualità-prezzo. Rispetto ai diretti concorrenti, Jabra è uno dei pochi publisher in grado di proporre soluzioni di alto livello a prezzo accessibile, con un occhio di riguardo verso le tendenze del mercato. E la moda del momento, per ciò che riguarda l’ufficio – e non solo – punta dritto verso le soluzioni Bluetooth. Seguendo questa corrente WiFi, dunque, arriviamo al protagonista dell’articolo: Jabra Elite 25e.
Jabra Elite 25e – Recensione
Specifiche tecniche
Bluetooth | 4.1 |
Autonomia | 18 ore in riproduzione; 22 giorni stand-by |
Peso | 48 gr |
Confezione e materiali
Possiamo definire Jabra Elite 25e l’erede di Halo Fusion, l’apprezzatissimo headset che ho provato tempo fa. Il modello in questione presenta, infatti, le medesime caratteristiche estetiche e funzionali, a partire dal caratteristico modo di indossarle, “a collare”. Ciò è possibile grazie all’archetto di plastica in nero opaco, piuttosto robusto ma non scomodo, realizzato con un layout che guida l’utente al corretto utilizzo – ovvero con le bacchette rivolte verso il basso, seguendo le spalle.
La lunghezza dei cavi degli auricolari non è regolabile, ma all’interno della confezione è previsto il solito set di gommini di varie dimensioni per sostituire gli earbuds preinstallati. Spostando l’attenzione proprio sugli auricolari, notiamo la particolare forma allungata degli earbuds, che ha il duplice scopo di aderire perfettamente al padiglione auricolare e rendere univoco il modo di indossare l’headset. Sulla parte esterna della carcassa degli auricolari, proprio accanto al driver, è presente un magnete per tenere accoppiati gli earbuds quando lasciati a penzoloni.
Come è facile intuire, l’archetto funge anche da controller; è qui che è possibile interagire con tutti i comandi fisici dell’headset. In particolare, sull’archetto sinistro è disposto il microfono e un pulsante per i comandi vocali compatibile con Google Now e Siri, mentre sull’archetto destro troviamo i 3 pulsanti per la gestione di chiamate e multimedia.
Funzionamento ed User Experience
Rispetto ad Halo Fusion, i progettisti e gli ingegneri Jabra sono riusciti a rendere l’headset più compatto, ottenendo, così, un miglioramento in termini estetici e in mobilità. Chi trova comodi gli auricolari con archetto attorno al collo, indosserà un headset dal peso complessivo di appena 48 grammi, con stecchette per niente invasive e che scendono naturalmente lungo le clavicole. Da qui è facile raggiungere i pulsanti fisici, ma è meno semplice interagire con gli stessi perché troppo piccoli e duri. Anche la percezione aptica non è delle migliori, con il risultato di dover procedere a tentativi per alzare/abbassare il volume della musica o della chiamata.
Fortunatamente le qualità audio di Jabra Elite 25e risultano al top. Il volume degli auricolari è decisamente alto, e i driver riescono a riprodurre la musica e le frequenze vocali con grande precisione. La qualità delle chiamate è cristallina, grazie anche all’utilizzo di un modulo Bluetooth rivisto e attuale – versione 4.1. La portata del Bluetooth non è dichiarata, come altri dati tecnici, ma ne facciamo a meno: con Elite 25e è possibile andarsene in giro per casa dimenticandosi lo smartphone fino a un percorso di due stanze, rendendolo un partner ideale anche per chi è solito muoversi in ufficio durante una call di lavoro.
L’autonomia, poi, rende il prodotto Jabra un alleato altrettanto importante anche fuori casa, grazie alle 18 ore in riproduzione continua che è in grado di erogare la batteria – arrivando a 22 giorni di autonomia in standby. Per almeno 2 settimane, dunque, non dovreste preoccuparvi di ricaricare gli auricolari, lasciandovi liberi di dimenticare il cavetto USB di ricarica in ufficio. Tuttavia, nonostante la buona compattezza dell’headset e il peso ridotto, è ancora difficile portarsi dietro un paio di auricolari come le Elite 25e, in quanto non è presente alcuna custodia ad hoc per il dispositivo – e ciò mette a repentaglio l’archetto e gli auricolari se riposti con poca premura.
Lato smartphone, Jabra conferma il classico accoppiamento del dispositivo già visto in vari modelli. Il pairing iniziale avviene tramite una lunga pressione del tasto centrale (quello per il play/pause e apri/chiudi chiamata) con voce registrata a guidare l’utente nella fase di accoppiamento. Superato il primo pairing, all’avvio seguente l’headset e lo smartphone si connetteranno in automatico. Da segnalare, gli ottimi feedback di alert e accensione/spegnimento gestiti con la vibrazione dell’archetto, utili per dare un segnale all’utente anche con gli auricolari a penzoloni. Sebbene l’headset si presti anche ad uso sportivo, sconsiglio questo modello in palestra o per attività dinamiche: meglio puntare su prodotti appositamente per sportivi.
Ulteriori informazioni
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Grande qualità audio
Attenzione ai particolari
Cavi un po' lunghi e non regolabili