Sul finire di Breaking Bad, Jesse e Walter fanno una riflessione sul vecchio camper che li ha accompagnati durante l’arco della prima parte della serie. I due concludono così il discorso:
Jesse: I soldi li avevamo. Perché dovevamo avere il camper più schifoso dell’universo?
Walt: Per inerzia?
Jesse: Già. Sì. Inerzia.
Ecco, pensate un po’ al vostro vecchio stereo, quello che vi ha accompagnato durante l’adolescenza a suon audiocassette degli 883, Articolo 31 o chi per loro: perché, oggi, è ancora nella vostra stanza? Avete speso almeno 200€ per uno smartphone, 500€ per l’ultimo upgrade del computer ed altrettanti per rinnovare il vostro parco console, ma lo stereo, probabilmente, è ancora lì che fatica a mantenere le frequenze.
Probabilmente per inerzia, come si è giustificato W.W., o perché ormai tra home theatre, lettori mp3 e via discorrendo, il vecchio hi-fi svolge perlopiù un ruolo di antico cimelio da comodino, magari fa pure pendant con il resto della mobilia.
Bene, fatta questa piccola promessa, con questo breve articolo vi presento un oggettino che potrebbe darvi un buon motivo per pulire un po’ le casse dello stereo e restituire vigore alla vecchia ferraia: ecco il One For All SV 1820, ricevitore Bluetooth con supporto aptX.
One For All SV 1820
Confezione e materiali
La confezione del One For All SV 1820 è piuttosto classica, riportante un wallpaper che specifica il funzionamento del dispositivo e qualche dettaglio sulle tecnologie utilizzate dal ricevitore. All’interno dell’involucro di plastica troviamo esclusivamente l’essenziale per utilizzare il prodotto: un alimentatore da muro, un cavo jack 3,5 mm e adattatore RCA jack.
Sebbene non si tratti di un ricevitore audio alimentato dal dispositivo connesso, il OFA SV 1820 è stato progettato per non occupare troppo spazio nella stanza e garantire all’utente quanta più libertà in termini di utilizzo. Non a caso, la carcassa del dispositivo è leggerissima – peso non dichiarato, ma siamo sicuramente sotto i 100 grammi – e le dimensioni sono decisamente contenute: 9.4 x 6.2 x 2.2 cm.
Alle qualità fisiche del dispositivo si contrappone l’apparente scarsa robustezza della carcassa, per l’occasione divisa in due: la parte superiore è bianca, in plastica lucida, mentre l’area inferiore è trasparente, mettendo in mostra la scheda madre del dispositivo. Si tratta di una scelta di design particolare ed originale, anche se l’apparente fragilità della carcassa mi ha spinto a poggiare il ricevitore direttamente sulla scrivania, complicandomi un po’ la connessione allo stereo.
Utilizzo
Il One For All SV 1820 è compatibile con tutti i riproduttori musicali Bluetooth, dalla versione 3.0, e con stereo jack o RCA audio, per mezzo dell’adattatore incluso. A mio avviso, la vera limitazione del ricevitore è l’alimentazione da muro, che costringe l’utente a rinunciare al dispositivo in mobilità – pensiamo ad autoradio con connettore AUX. Scesi a patto con questa limitazione, ci troviamo di fronte un prodotto che non necessita di alcuna configurazione aggiuntiva rispetto al classico accoppiamento Bluetooth che già conosciamo: basta collegare il ricevitore alla presa elettrica e ricercarlo tra i dispositivi BT rilevati dall’apparecchio da cui intendiamo far partire il controllo musicale.
Le specifiche tecniche del modello SV 1820 sono all’avanguardia: l’audio passa dal codec HD aptX senza alcuna distorsione del suono e rumore di fondo, né durante l’ascolto né tra le varie tracce, con un range di azione di 10 metri.
L’accoppiamento è garantito per 8 dispositivi, di cui 3 contemporaneamente; queste possibilità vanno ben oltre le necessità di un singolo utente, permettendoci di dormire sonni tranquilli in tal senso.
Se siete intenzionati ad acquistare un ricevitore audio One For All, vi consiglio il modello analizzato anziché quello precedente, privo di aptX e più restrittivo in termini di accoppiamento.
Ulteriori informazioni
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Alimentazione da muro